Traduzione cartografica

Discorsi visivi per il racconto del territorio

La cartografia opera sulla base di una rapporto dinamico tra due nature: da un lato si costituisce come racconto parziale che opera selezioni, proiezioni, e deformazioni del reale in funzione di un obiettivo. Dall’altro, la mappa conserva la funzione di analogo del territorio, mantenendo una relazione con la realtà che ne giustifica l’esistenza.
In questo rapporto, il cartografo è responsabile della definizione di una corrispondenza biunivoca tra territorio e rappresentazione. Diversamente da uno strumento tecnico che definisce una corrispondenza geometrica tra realtà e rappresentazione, l’operazione del cartografo interviene culturalmente sull’oggetto della raffigurazione interpretandolo al fine di restituirne un’astrazione strategica.
Nella costruzione di questa relazione si manifesta la responsabilità del progetto. Attraverso la messa a punto di uno strumento culturale che tramite operazioni di astrazione, scelta di scala e di linguaggio contribuisce alla definizione di un meta-linguaggio per tradurre lo spazio in discorso visivo, il progettista si assume il ruolo di coautore di ogni interpretazione successiva assumendo la responsabilità di creare un nuovo testo che va a costituire un surrogato strategico del territorio.

Discorsi visivi per il racconto del territorio
in Design è Traduzione: Il paradigma traduttivo per la cultura del progetto.
Franco Angeli (Milano), 10/11/2016

https://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.aspx?ID=23758